Il padre di Saman Abbas ha acconsentito a partecipare al processo ma slitta il collegamento con Islamabad.
Oggi riparte il processo per la 18enne Saman Abbas alla Corte d’Assise di Reggio Emilia. Gli accusati sono i genitori della ragazza pachistana, uno zio e due cugini. A differenza di quando annunciato, non ci sarà il collegamento con il padre in carcere in Pakistan. Shabbar Abbas avrebbe dovuto partecipare al processo per l’omicidio della figlia collegato in videoconferenza ma le autorità pachistane non hanno ancora predisposto il collegamento.
Il padre di Saman Abbas è detenuto in Pakistan in attesa di estradizione. Non potrà quindi partecipare al processo perché non è ancora arrivato il responso delle autorità sull’ammissibilità tecnica della connessione. Sono invece previste le testimonianze degli investigatori della compagnia di Guastalla che lavorarono sulla scomparsa della giovane.
Gli imputati in aula
Probabilmente il padre riuscirà ad essere in videocollegamento dal Pakistan per la prossima udienza fissata per il 21 aprile.
In aula sono presenti i tre imputati detenuti in Italia, lo zio di Saman, Danish Hasnain e i due cugini, Nomanhulaq Nomanhulaq e Ikram Ijaz. La quinta imputata, la madre Nazia Shaheen, è ancora latitante.